L’ultima volta che i carri armati tedeschi si erano visti dalle parti di Kiev li comandavano i generali Guderian e Von Kleist. “Era il 1941 e Hitler, con la “blitzkrieg” dell’Operazione Barbarossa, in tre mesi aveva conquistato quasi tutta l’Ucraina e vinto la più grande battaglia di accerchiamento di tutti i tempi. Ma si sa, la storia ama i paradossi, e ora, ho letto stamani su Remocontro, gli stessi panzer tedeschi torneranno in Ucraina. Ma per difenderla dai russi.”
Aiuti militari all’Ucraina, escalation, ora la Germania manda i carri armati
50 tank anti-aerei Gepard appena dismessi dalla Bundeswehr, e forse 88 carri armati Leopard e un centinaio di blindati. Con il via libera dato dal governo tedesco a Rammstein, finisce così, nel mega-summit militare nella più importante base Usa in Europa, la resistenza all’escalation del cancelliere Scholz, per il quale una tale mossa avrebbe potuto innescare un conflitto militare diretto tra la Nato e la Russia, fino ad arrivare a una guerra nucleare. Ieri, “Der Spiegel” ha ricostruito, minuziosamente, tutta la tormentata vicenda, che ha portato Scholz, obtorto collo, a rimangiarsi la politica di prudenza (e di salvaguardia della sua economia) fin qui seguita.
Il Cancelliere era stato “ripetutamente attaccato, nelle ultime settimane, da più parti. Ai malumori americani che, inutile negarlo, hanno “pesato” sull’atteggiamento degli alleati europei, si sono unite anche le critiche dell’opposizione cristiano-democratica e, persino, quelle all’interno della stessa coalizione di governo. Dopo gli obici Usa, l’arrivo degli ottimi tank della Krauss-Maffei, è inutile negarlo, segna un’ulteriore escalation dagli esiti imprevedibili.
“La verità – leggo ancora sul blog di geopolitica coordinato da Ennio Remondino – è che gli Stati Uniti stanno premendo sull’acceleratore, perché forse vedono quella che, strategicamente, si chiama “finestra di opportunità”. Non si aspettavano, nemmeno loro, le palesi difficoltà operative dell’esercito di Putin, ma ora ne vogliono approfittare. Al volo. A Ramstein hanno riunito tutti quelli che potevano riunire, continuando ad alzare la posta. Un gioco sicuramente rischioso”.
Sulla Repubblica, un commento di Gianni Vernetti sull’importante vertice Nato sottolinea la nascita di un’Alleanza Globale. “E in una giornata con una tensione crescente, scandita dall’autorizzazione britannica all’uso delle proprie armi, agli attentati in Transnistria, plausibili false-flag per estendere il conflitto alla Moldavia, non sfugge il forte valore anche simbolico della nascita di una “Nato globale”. Per sostenere la guerra di liberazione in Ucraina e rappresentare nel prossimo futuro l’architrave di sicurezza della sempre più necessaria Alleanza fra le Democrazie”.
Sostiene Marnetto che…
“Il punto qualificante della legittima difesa è la proporzionalità. Se gli ucraini reagiscono ai russi invasori, è giusto che ricevano armi. Se invece le vogliono usare per colpire obiettivi in Russia, non é più difesa, ma offesa. Il concetto è chiaro. Eppure il primo ministro Johnson lo ignora, affermando che con le armi inglesi gli ucraini potranno tranquillamente colpire in Russia. Dichiarazione irresponsabile, che spinge verso la radicalizzazione del conflitto.
“L’Italia deve dissociarsi da questa tentazione. E ricordare a tutti gli attori che azioni ucraine in Russia incoraggiate dalla Nato aprirebbero scenari bellici imprevedibili. Rotto un argine, ne cadrebbero poi altri, fino a quello che porta all’uso del nucleare ”tattico”. Un eufemismo comunicativo per nascondere la fine dell’umanità. L’Italia dica il suo no. Ora. Senza paura della solitudine iniziale. Le buone battaglie non ammettono la prudenza.
- Reader’s – 18/19 marzo 2023“L’economia è fatta di aspettative, e se si rompe il rapporto fiduciario tra risparmiatori e banche, beh allora non c’è assolutamente modo di rimettere le cose a posto, in tempi brevi e senza traumi”. Così oggi Piero Orteca su Remocontro. Ed è “patologicamente” vero almeno da quando la finanziarizzazione dell’economia ha separato e comunque posto in secondo piano il valore oggettivo e concreto di beni e servizi rispetto a quello atteso o immaginato dalle contrattazioni in borsa. Tanto che, come si ripete stancamente ma inutilmente da decenni, non esiste quasi più alcuna corrispondenza tra l’economia reale e quella trattata dalle banche. E’ il capitalismo “di cartone” che procede impavido condizionando pesantemente la politica, per lo più incurante della sorte di imprese e lavoratori. Altro che “politique d’abord”. / Cavia Ucraina: il riciclaggio degli armamenti al collaudo assassino (Ennio Remondino) / Stavolta Piantedosi ce la può fare (Massimo Marnetto)
- Reader’s – 17 marzo 2023Landini ci ha provato e ha fatto bene. Che a prendere l’iniziativa sia il segretario generale della CGIL è già una garanzia che almeno nelle intenzioni non si tratta di un restyling del vecchio PD, del tentativo cioè di rimettere insieme i cocci di una fusione fallita in partenza. Marnetto è pessimista, ma che Calenda si smarchi per la presenza di Conte e Conte sia tiepido per la presenza di Calenda era non solo ampiamente prevedibile ma anche comprensibile, se davvero si tratta di ricostruire una sinistra plurale ma coerente. Come si dice, errare è umano, perseverare diabolico. Se invece l’obbiettivo era più modestamente quello di accordarsi per l’opposizione a questo o quell’obbiettivo del governo Meloni, a cominciare dal presidenzialismo e dall’autonomia differenziata), allora sì, sarei d’accordo con lui, ma non aspettiamoci salti di gioia./ Un Medio Oriente libero dall’Occidente con più paci che guerre/ viaggio nell’inconscio
- Reader’s – 16 marzo 2023QUEL GIORNO IN VIA DEI VOLSCI. Il 16.3.78 fu rapito Moro. Io ero in un appartamento in Piazza dei Re di Roma. Il mio amico S. entrò nella mia stanza con una radio da cui proveniva la notizia.Era così inverosimile che cercai di immaginare come avesse fatto a imbastire quello scherzo, era un burlone…/La maggioranza del mondo che non pensa occidentale e la titolarità della pace (Michele Marsonet)
- Reader’s – 15 marzo 2023Riarmo forsennato per ammazzarci prima e meglio? Il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha chiesto per il 2024, 842 miliardi di dollari. La Francia si appresta a rilocalizzare sul proprio territorio una ventina di produzioni industriali militari. Confermata la vendita Anglo-americana di sottomarini nucleari all’Australia. Ma la magia di metà secolo saranno i super sottomarini ancora allo studio: costo stimato nei prossimi tre decenni tra i 167- e 229 miliardi di euro /Massimo Recalcati: «Confini rafforzati e porti chiusi: così la nostra vita s’impoverisce»/Assemblea di Articolo21, Costante: «Il precariato è il più grande bavaglio all’informazione»
- Reader’s – 14 marzo 2023E’ possibile ingannare i poveri, dando loro la sensazione di volerli aiutare, ma ci vuole arte nel raggiro. Per esempio, come fa il Governo con la riforma fiscale allo studio. Strombazzare che si riducono le aliquote suona bene, perché sembra che si vogliano abbassare le tasse per tutti. E invece è il contrario, perché meno aliquote significa meno progressività. Ovvero allontanarsi dal principio previsto nella Costituzione per far pagare più tasse ai ricchi e meno ai poveri. /In seguito al rientro, annunciato da Roberto Speranza, di Articolo Uno nel PD, il numero due Arturo Scotto è entrato a far parte della Direzione nazionale. Ecco il suo intervento all’Assemblea nazionale /barchi in Italia ed Euro corruzione, trama di Mosca