Rassegna web di nandocan magazine
Abbracciamoli a casa loro
di Massimo Marnetto
Abbracciamoli a casa loro. Sembra questo il senso della foto della Meloni in Etiopia, mentre stringe dei ragazzini africani, salvo poi tornare in Italia pronta ad abolire la protezione speciale ai migranti in ”gravi condizioni psico-fisiche”. Uno status che consentiva anche a persone in difficoltà di lavorare con un permesso di soggiorno, abolito il quale c’è solo il confino nei Centri per il Rimpatrio.
I famigerati Cpr, dove le persone impazziscono nell’inedia e vengono stordite nei letti tutto il giorno da sedativi. E’ un trattamento disumano voluto, perché Salvini cerca ”un segnale di severità”. Siamo alla replica del ”modello Libia”: catturare e far soffrire i migranti, affinché i loro racconti siano uno spot di deterrenza. Manca solo un cartello all’ingresso dei Cpr: ”Il rimpatrio rende liberi”.
C’è un nuovo PD?

di Andrea Pertici
C’è un nuovo #Pd fatto di elettrici ed elettori progressisti. E si vede. Quando sento quei soliti quattro gatti dei giornalisti da talk show dire che “l’Italia è un Paese fondamentalmente di destra” rimango sempre piuttosto perplesso.
Come sarebbe possibile? In un Paese in cui le condizioni socio-economiche delle persone sono in peggioramento da anni, perché mai dovrebbe prevalere la parte politica che si preoccupa soprattutto di salvaguardare gli equilibri sociali esistenti, preferendo, come ormai spiegano sempre più spesso esponenti di destra, lasciare più soldi in tasca ai cittadini, che così possono poi decidere di quali servizi usufruire? Questo significa favorire chi ha più risorse perché a chi non ne ha non lasci proprio nulla ma nel frattempo con politiche di questo tipo i servizi li hai eliminati per tutti.
Da 15 anni governi di destra
In realtà, il fatto non è che “l’Italia è un Paese fondamentalmente di destra”, ma che da almeno 15 anni ”ha governi fondamentalmente di destra”, come evidente dall’ appiattimento della pressione fiscale, sempre meno progressiva e quindi volta a gravare sempre più sui redditi medio-bassi, e soprattutto dalla progressiva diminuzione e dal progressivo peggioramento di molti servizi, a partire da quello sanitario nazionale. Il Pd degli ultimi anni, che aveva partecipato a ben sei governi su sette (per dieci anni su undici) era stato pienamente della partita e per questo aveva perso voti fino a rischiare di morire dissanguato.
È stato salvato, per ora, dagli elettori progressisti che, stufi di non avere più un grande partito di centrosinistra a rappresentarli (caso unico in Europa, assieme alla Francia), hanno deciso di dare una forte scossa eleggendo alla segreteria del Pd #EllySchlein, rendendo così “costituente” un congresso che alcuni dall’interno avevano cercato di normalizzare con un esito in continuità con gli ultimi anni.
Novità che dev’essere dimostrata
È chiaro che questa novità, con le forti aspettative che si porta dietro richiede di essere dimostrata proposta dopo proposta, azione dopo azione, ma per la prima volta mi pare che siamo sulla buona strada. Gli appuntamenti che ieri si sono svolti in Toscana, nei maggiori Comuni che vanno al voto per le amministrative, come ho potuto personalmente constatare a quelo di #Pisa, ci dicono che siamo in tantissime e tantissimi a crederci. Che c’è entusiasmo e speranza, come mai, ma proprio mai, avevo visto negli elettori progressisti.
Questi appuntamenti ci dicono che l’Italia NON è “un Paese fondamentalmente di destra”, ma solo un Paese in cui per molto tempo i progressisti non si sono sentiti rappresentati da coloro che dicevano di candidarsi a rappresentarli, i quali, scegliendo ripetutamente politiche antiprogressiste, avevano perso totalmente credibilità.
Adesso è diverso e c’è tanta voglia di dimostrarlo da parte delle elettici e gli elettori, da parte della Segretaria nazionale e di alcuni nuovi dirigenti, che sperano di coinvolgere in questa operazione anche molto di coloro che si erano sbagliati, diciamo.
E quindi, forza! È il momento.
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D’accordo con Pertici, il quale tuttavia pur facendo riferimento a “governi fondamentalmente di destra” sembra non tener conto del fatto che una verifica vera e propria si potrà avere soltanto, dopo una convincente (ma anche relativamente facile) opposizione, con una nuova legislatura. Non resta che puntare decisamente sulla brevità dell’attuale (nandocan)
Lo sciopero dei chierichetti

Ettore Ferrini su Facebook
Chi è nato dopo il 2000 non lo sa ma nel secolo scorso c’era un unico gestore dell’elettricità, un monopolio di fatto, che cessò poco prima che nasceste voi.
Nel vostro primo giorno di scuola, nel 2006, avvenne un’altra piccola rivoluzione; la vendita dei farmaci da banco nei supermercati. Un altro monopolio stroncato con conseguente calo dei prezzi.
Lo stesso giorno vennero liberalizzate anche le licenze dei tassisti, aprendo il mercato a tutti. Pensate che fino ad allora il numero dei taxi era chiuso e oltretutto c’era pure il privilegio dell’ereditarietà della licenza, ovviamente fu abrogato anche quello.
Vi sembrerà fantascienza
Vi sembrerà fantascienza ma noi all’epoca pagavamo una tassa per ricaricare i cellulari! Cioè, te pagavi 10 euro per ricaricare un cellulare e ne ricevevi solo 8 di traffico, ne sborsavi 30 e ne ricevevi 25.
Non solo, avevi pure l’obbligo di restare fedele all’operatore di telefonia, altrimenti pagavi una penale. E la pagavi anche se chiudevi un conto in banca o se estinguevi un mutuo prima del tempo. Assurdo, no?
Pensate che le aziende, tutte le aziende, furono costrette a indicare nelle loro offerte il prezzo “reale”, sì perché prima di quei giorni potevano preparare le loro pubblicità senza indicare eventuali spese, tasse e oneri aggiuntivi, fregando un sacco di gente.
Un tizio apparentemente ordinario.
Voi a questo punto vi starete chiedendo chi è stato a cambiare tutto questo. È stato un tizio apparentemente ordinario ma con le idee chiare, uno che da ragazzino mentre faceva il chierichetto organizzò uno sciopero per protestare contro il suo parroco sulla destinazione delle offerte.
Eh lo so, vi viene da ridere, eppure si levò la tunica, la fece togliere anche ai suoi compagni e organizzò la sua prima piccola rivoluzione. Pensate che a soli quindici anni era a spalare insieme agli “angeli del fango” a Firenze.. Auguri a lui..
Fisiologia del desiderio

di Giovanni Lamagna
Ogni desiderio nasce da una mancanza, da un vuoto che vuole essere riempito. Questo vale anche (anzi vale ancora di più) nelle relazioni. Il desiderio per l’altro, quindi, permane in noi fin quando l’altro conserva ancora qualcosa in sé di ciò che può/potrebbe/poteva darci e che ancora non ci ha dato. Fin quando cioè l’altro non è diventato del tutto scontato, ma conserva ancora qualcosa di misterioso per noi.
Quando, invece, l’altro diventa per noi una carta già del tutto conosciuta, una realtà senza più veli e misteri, una terra nella quale non c’è più nulla da esplorare, il nostro desiderio fatalmente scema. E – prima o poi, quasi sempre – si estingue del tutto. E’ questa la dinamica – a mio avviso ineluttabile, direi fisiologica – del desiderio!
Che molti preferiscono ignorare, coltivando o una pia e ferale illusione o abbandonandosi ad una mesta e grigia rassegnazione. L’illusione che il desiderio possa rimanere eterno, sempre uguale a sé stesso, a com’era quando un giorno sgorgò, fresco e zampillante, in noi. Senza, cioè, che noi dobbiamo fare alcunché di particolare per mantenerlo vivo, acceso, rinnovando sé stessi giorno per giorno, diventando ogni giorno persone in qualche modo nuove.
- Reader’s – 30 maggio 2023Con zelo degno di miglior causa, la grande stampa si affretta ad attribuire a una segretaria fresca di nomina l’insuccesso alle recenti amministrative. Trascurando il particolare che altro è guidare un partito al governo e altro all’opposizione. / Effetto Elly per la sconfitta alle amministrative? No, il PD paga ancora l’effetto Renzi. Ovvero un partito indefinito non fuori (alleanze), ma dentro (obiettivi). Come se ne esce? (Marnetto) / Sono disposti gli americani a sacrificare per l’impero? Questo uno degli interrogativi chiave del nostro tempo. La domanda su Limes e le risposte ragionate di Federico Petroni in una non facile sintesi senza nostri tradimenti, speriamo. / L’importanza e la verità dei miti (Lamagna)
- Reader’s – 29 maggio 2023. Rassegna web di nandocan magazineDomenica da morituri, su Rai3. Fazio saluta a esequie avvenute; Annunziata dopo le dimissioni è spacciata; e neanche Augias e Zanchini stanno tanto bene. /F16 all’Ucraina, non ‘l’arma miracolosa’: riciclo dell’usato a ripristino Usa e spese europee (Remocontro) /Lettera aperta a Fausto Bertinotti (Lamagna)
- Reader’s – 29 maggio 2023. Rassegna web di nandocan magazineSono gli stessi ragazzi raccontati come sfaticati, quelli che mentre i governanti tagliano boschi e cementificano le aree alluvionali, asfaltando anche sentieri più sentieri, si pongono il dubbio del futuro, del loro futuro. Sono quelli che mentre il ceto politico del Paese affastella condoni e altre forme di costruzioni assurde, ponti inutili e opere faraoniche, getta vernice lavabile per dire al mondo: ci siamo anche noi. E mentre sale l’onda mediatica del disprezzo per azioni simboliche per il bene comune di tutti, crescono i silenzi sulle cause dello sfacelo italiano, ribadisco: sfacelo culturale, amichettistico, ambientale, affaristico. / MELONI: “Libereró la cultura dal potere intollerante della sinistra”(Squizzato) / Statue di fango (Marnetto) /Le uniche regole a cui dovrebbe obbedire la nostra coscienza.(Lamagna)
- Reader’s – 27 maggio 2023Personaggi in vetrina.I colleghi che mi hanno conosciuto in RAI in tempi remoti, a cominciare da quelli del Tg2 come Sergio Criscuoli, sanno quanto il tema da lui indicato nel titolo che segue mi sia familiare. Aggiungo allora una mia breve considerazione ai commenti pubblicati in questi giorni sull’uscita dall’azienda di “personaggi televisivi ad alto indice di gradimento”. Una lunga esperienza mi dice che la popolarità di questi ultimi si raggiunge molto difficilmente, per non dire mai, senza meriti professionali ma neppure in assenza di una carriera, breve o lunga che sia, affidata al compromesso con metodi e sistemi oggii variamente esecrati…/RAI: uomini, donne, stagioni e “costituzione materiale” (Criscuoli) / La madonnella degli evasori (Marnetto) /La mafia all’ombra della guerra. Timori Usa sull’intraprendenza dei servizi segreti ucraini (Remocontro) / Noi e la vecchiaia (Lamagna)
- Reader’s – 26 maggio 2023ANCHE LA DESTRA OCCUPA LA RAI. Lo sapevamo. L’occupazione della RAI da parte del governo di destra, con la nomina dei nuovi vertici delle testate giornalistiche (gli altri seguiranno a scala), era soltanto questione di tempo. Questo infatti prevede la riforma Renzi, che affida tutti i poteri a un A.D. indicato da Palazzo Chigi, aggravando ulteriormente quella lottizzazione politica da parte dei partiti di maggioranza che è storia di sempre.Per l’Usigrai le nomine di ieri sono “inaccettabili e senza prospettiva” / INTANTO (Marnetto) / Venti anni di armi italiane in Medio Oriente e Nord Africa (Remocontro)