Rassegna web di nandocan magazine
Se Zelensky
Raniero La Valle su Facebook*
Se Zelensky venisse a Roma per dire al Papa di voler rinunziare a rimpinzarsi di armi, compresi i missili a lunga gittata che il governo inglese ha cominciato a mandargli per lo scontro finale, e se in tal modo rimuovesse il veto che finora ha opposto al negoziato per inseguire invece una vittoria a qualsiasi prezzo, sarebbe un magnifico evento…
E se venisse a confidare al Papa di aver capito che è stato un errore aver insistito, per una ragione di principio, a voler chiamare la NATO ad abbaiare sulla lunga frontiera con la Russia, fornendo così i motivi del suo intervento invasivo…
E se riconoscesse che il fatto di aver convocato le armi di tutto l’Occidente sul suo territorio per combattere questa guerra ad oltranza fino alla riconquista della Crimea, ha paradossalmente confermato le ragioni dell’aggressione russa, farebbe un’operazione di verità, di quella verità che secondo il Vangelo ci fa liberi. E’ molto improbabile però che ciò accada, che Zelensky venga a questa Canossa.
È allora da chiedersi le ragioni della sua visita a Roma.
Non per incontrare la Meloni, che era andata lei stessa a rendergli omaggio a Kiev. Nemmeno per far pressione sul Parlamento per fargli votare gli aiuti, perché questo lo aveva già fatto a suo tempo con la diretta televisiva in collegamento con Montecitorio. D’altra parte è inusuale che il Capo di un Paese in guerra faccia il giro delle Sette Chiese nelle capitali dei suoi alleati ed amici per averne conforto.
Dunque viene per il Papa
Egli sa che il Papa non può non riceverlo, dato che Francesco parla con tutti, obbedendo a san Paolo, e nel ritorno da Budapest ha detto che “la pace si fa sempre aprendo canali”, “invito tutti ad aprire rapporti, canali di amicizia”. Ma nell’impatto che l’avvenimento avrà nelle cancellerie e nell’opinione pubblica, senza che nello stesso tempo possa essere “udita l’altera pars”, inevitabilmente esso sarà percepito o speso come una rottura dell’imparzialità ed equidistanza del Papa tra i due belligeranti.
È vero che il pontefice ha già ricevuto il primo ministro ucraino, ma Zelensky è la star e il massimo simbolo di questa guerra. Il risultato che così Zelensky perseguirebbe sarebbe di invalidare l’unica grande risorsa di mediazione e riconciliazione che finora è stata messa in campo.
Sarebbe così preso di mira l’unico grande Testimone di prestigio mondiale che fin dall’inizio ha rigettato le ragioni e la fatalità della guerra e instancabilmente ha cercato di costruire la pace fondandola sulla verità e sull’amore.
Certo in questo modo Zelensky, reduce dalla gratificazione del premio Carlo Magno conferito finora ai grandi benemeriti della Cristianità, e forte dell’idillio con Ursula von der Leyen, celebrerebbe il suo trionfo nella catastrofe del suo popolo martoriato; e così la guerra continuerà fino alla fine. Per i fedeli è un grande dolore.
*Edizione e titolazione sono come sempre di nandocan
Fantauniversità?

di Massimo Marnetto
Portare alcune facoltà nei piccoli centri ipoabitati: potrebbe essere questa una soluzione per il risolvere il problema del caro affitti, sollevato dai fuorisede in tenda.
Invece di concentrare tutta l’offerta universitaria nelle grandi città – come avviene oggi (tranne rare eccezioni) – si potrebbero ubicare Dipartimenti in veri e propri borghi del sapere, creando il modello di una ”università diffusa“.
Con più vantaggi: come la decongestione dei grandi centri e la rianimazione di luoghi in decrescita residenziale. E per evitare il pregiudizio ”cugini di campagna” per chi studia in sedi-borgo, basterebbe un’accorta selezione/rotazione dei professori.
Fanta-università? No, anzi in questa direzione si sono già avviati Comuni e Atenei con il Protocollo ANCI-CRUI del 2015, ma senza abbastanza convinzione (e fondi). Insomma occorre censire i bisogni, programmare gli interventi, innovare le soluzioni: quello che sanno fare solo i politici competenti. Pochi, purtroppo.
Letture spirituali

di Giovanni Lamagna
Quasi tutte (se non tutte) le letture sono per il lettore un nutrimento spirituale. Ma ci sono delle letture che lo sono più delle altre, in modo particolare e speciale. Sono quelle che hanno a che fare con il sistema dei valori e che ci propongono (esplicitamente o implicitamente) dei modelli di vita. Quelle che ci educano, formano, plasmano il nostro dover e voler essere, come fanno, in forma orale, le parole dei maestri di vita.
A queste letture sarebbe opportuno che dedicassimo uno spazio di meditazione (una mezzoretta?) nel corso della nostra giornata. Uno spazio specifico, altro, diverso da quello che dedichiamo agli altri tipi di lettura (narrativa, saggistica, scientifica…). Uno spazio durante il quale maturare orientamenti di vita, ponderare scelte, prendere decisioni.
State sereni, la situazione è drammatica ma stabile

Claudia Saba su olnews
Ospedale Santa Maria Goretti di Latina.
Una situazione drammatica.
Pazienti in codice rosso e malati lasciati giorni e giorni nei corridoi senza alcuna tutela igienica ne’ sanitaria.
Medici che non sanno più come affrontare le difficoltà di un sistema che ormai fa acqua da tutte le parti.
Mancano le risorse.
Mancano medici e personale sanitario.
Una situazione che si riversa totalmente sulle persone che ormai non sono più una priorità ma quasi un problema da eliminare.
Le attese nei corridoi, a volte, possano arrivare anche a una settimana.
Una situazione “da guerra”, così come in tutta Italia, che un po’ ovunque ha reso necessario anche l’intervento di carabinieri e procura.
Secondo la relazione dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio nel 2025 la spesa per finanziare il Fondo sanitario nazionale sarà inferiore a quella pre pandemica.
E proprio ieri, in Europa, si è votato per togliere i fondi del Pnrr ad asili e ospedali a favore delle armi, della distruzione e della morte.
Ecco.
La situazione è questa.
Drammatica ma stabile.
Il paziente muore ma che problema c’è?
In fondo siamo così tanti sulla terra che qualcuno andava eliminato.
Tra pandemia e guerra sorge quasi il dubbio che l’obiettivo mondiale fosse proprio questo.
- Reader’s – 30 maggio 2023Con zelo degno di miglior causa, la grande stampa si affretta ad attribuire a una segretaria fresca di nomina l’insuccesso alle recenti amministrative. Trascurando il particolare che altro è guidare un partito al governo e altro all’opposizione. / Effetto Elly per la sconfitta alle amministrative? No, il PD paga ancora l’effetto Renzi. Ovvero un partito indefinito non fuori (alleanze), ma dentro (obiettivi). Come se ne esce? (Marnetto) / Sono disposti gli americani a sacrificare per l’impero? Questo uno degli interrogativi chiave del nostro tempo. La domanda su Limes e le risposte ragionate di Federico Petroni in una non facile sintesi senza nostri tradimenti, speriamo. / L’importanza e la verità dei miti (Lamagna)
- Reader’s – 29 maggio 2023. Rassegna web di nandocan magazineDomenica da morituri, su Rai3. Fazio saluta a esequie avvenute; Annunziata dopo le dimissioni è spacciata; e neanche Augias e Zanchini stanno tanto bene. /F16 all’Ucraina, non ‘l’arma miracolosa’: riciclo dell’usato a ripristino Usa e spese europee (Remocontro) /Lettera aperta a Fausto Bertinotti (Lamagna)
- Reader’s – 29 maggio 2023. Rassegna web di nandocan magazineSono gli stessi ragazzi raccontati come sfaticati, quelli che mentre i governanti tagliano boschi e cementificano le aree alluvionali, asfaltando anche sentieri più sentieri, si pongono il dubbio del futuro, del loro futuro. Sono quelli che mentre il ceto politico del Paese affastella condoni e altre forme di costruzioni assurde, ponti inutili e opere faraoniche, getta vernice lavabile per dire al mondo: ci siamo anche noi. E mentre sale l’onda mediatica del disprezzo per azioni simboliche per il bene comune di tutti, crescono i silenzi sulle cause dello sfacelo italiano, ribadisco: sfacelo culturale, amichettistico, ambientale, affaristico. / MELONI: “Libereró la cultura dal potere intollerante della sinistra”(Squizzato) / Statue di fango (Marnetto) /Le uniche regole a cui dovrebbe obbedire la nostra coscienza.(Lamagna)
- Reader’s – 27 maggio 2023Personaggi in vetrina.I colleghi che mi hanno conosciuto in RAI in tempi remoti, a cominciare da quelli del Tg2 come Sergio Criscuoli, sanno quanto il tema da lui indicato nel titolo che segue mi sia familiare. Aggiungo allora una mia breve considerazione ai commenti pubblicati in questi giorni sull’uscita dall’azienda di “personaggi televisivi ad alto indice di gradimento”. Una lunga esperienza mi dice che la popolarità di questi ultimi si raggiunge molto difficilmente, per non dire mai, senza meriti professionali ma neppure in assenza di una carriera, breve o lunga che sia, affidata al compromesso con metodi e sistemi oggii variamente esecrati…/RAI: uomini, donne, stagioni e “costituzione materiale” (Criscuoli) / La madonnella degli evasori (Marnetto) /La mafia all’ombra della guerra. Timori Usa sull’intraprendenza dei servizi segreti ucraini (Remocontro) / Noi e la vecchiaia (Lamagna)
- Reader’s – 26 maggio 2023ANCHE LA DESTRA OCCUPA LA RAI. Lo sapevamo. L’occupazione della RAI da parte del governo di destra, con la nomina dei nuovi vertici delle testate giornalistiche (gli altri seguiranno a scala), era soltanto questione di tempo. Questo infatti prevede la riforma Renzi, che affida tutti i poteri a un A.D. indicato da Palazzo Chigi, aggravando ulteriormente quella lottizzazione politica da parte dei partiti di maggioranza che è storia di sempre.Per l’Usigrai le nomine di ieri sono “inaccettabili e senza prospettiva” / INTANTO (Marnetto) / Venti anni di armi italiane in Medio Oriente e Nord Africa (Remocontro)