Reader’s – 12 aprile 2023.

Rassegna web di nandocan magazine

Le verità nascoste del caso Soumahoro

Massimiliano Smeriglio su Facebook

Aboubakar Soumahoro con le vicende relative alla cooperativa Karibù non c’entra nulla. Questo dice la procura di Latina nelle conclusioni delle indagini. Nulla. Ma non solo questo.

Alla compagna Liliane Murekate l’unica condotta contestata è quella di aver provocato un danno erariale di 13.368 euro, di cui 4.456 a suo carico, conseguente alla violazione dell’obbligo di controllo della dichiarazione dei redditi presentata nel 2020.
Insomma poca, pochissima roba. Falsa la notizia che gli sarebbero stati sequestrati conti correnti e centinaia di migliaia di euro. Nessun riferimento da parte della procura all’acquisto di articoli di moda.

Dunque dovremmo aspettarci, in queste ore, un ritorno di fiamma nei talk e nelle redazioni, una volontà di rettifica, un cambio di registro, non dico le scuse, una riflessione più attenta sulla potenza devastatrice dei processi sommari a mezzo stampa. Diciamo un certo grado di cosciente ripensamento da parte di chi si è adoperato, a testa bassa, per rovinargli la carriera e in fondo la vita.

La gogna per il capro espiatorio

La reputazione, per chi svolge funzioni pubbliche, è il bene più prezioso. Per imbrattarla ci vuole pochissimo. La responsabilità deontologica di chi fa informazione dovrebbe collocare la visibilità del risarcimento al medesimo grado in cui è andata in scena la gogna, il rogo liberatorio contro il capro espiatorio.

Si perché Soumahoro è il capro espiatorio perfetto. Per un eventuale danno erariale di poco più di 4mila euro della compagna è stata pubblicamente lapidata una coppia, macchiata una storia di riscatto, infangata una carriere sindacale e politica, pubblicate foto personali intime, costruiti castelli di allusioni e calunnie. Temo peraltro che il danno sia talmente incardinato nel profondo della coscienza nazionale da risultare inemendabile.

A fronte delle parole della procura tra le redazioni vige la cautela, quella mancata nel momento di appiccare il fuoco, il silenzio, o qualche pallone tirato in tribuna. Come nel caso della famosa testata progressista ora impegnata ad indagare le scale antincendio della cooperativa. Tanto per continuare a parlare del caso Soumahoro, caso che appunto non esiste.

Un chiaro intento di diffamare

“Come ribadito sin dall’inizio, io con le indagini, concluse dalla Procura di Latina, non c’entravo e non c’entro nulla. Non risulto né coinvolto né indagato. A questo riguardo, parlare di “caso Soumahoro” vuol dire negare l’evidenza della magistratura con il chiaro intento di diffamare”. Questo dichiara l’onorevole alle agenzie. Senza ricevere la necessaria attenzione.

Questa la verità giudiziaria, una e incontrovertibile. Forse molti politici, giornalisti, moltissimi odiatori social dovrebbero semplicemente chiedere scusa.
Ma perché si è prodotta questa montagna di fango, fake e ossessioni pruriginose sulla vita pubblica e privata di un parlamentare?
La domanda la rivolgo prevalentemente al campo in cui milito, quello della sinistra. Anche perché, spesso, il garantismo della destra appare peloso e orientato esclusivamente a casi specifici, quelli in cui i guai entrano in casa, dunque non del tutto attendibile.
E su Soumahoro, che non è cosa loro, non hanno fatto eccezione. Violenti tra i violenti.

Sulla sinistra invece va fatta una riflessione di fondo, sul giustizialismo come cattiva coscienza che rischia di stritolare la sua anima. Lo abbiamo visto in questa vicenda, lo abbiamo osservato sul cosiddetto Qatargate e la indegna carcerazione di Eva Kaili, lo abbiamo visto ancora sul caso Cospito e l’incredibile silenzio sulla palese violazione dello Stato di diritto.

Destra e sinistra insieme

Per rimanere all’attualità e non allungare lo sguardo sulla tentazione giudiziaria di risolvere la contesa storica con Berlusconi in un’aula di tribunale piuttosto che sul terreno politico e culturale.
E cosa tiene insieme destra e sinistra in questa brutta storia?
Cosa impedisce ai conduttori televisivi di destra e sinistra e alle grandi firme che fanno opinione di considerare la vicenda Soumahoro a partire dalla verità giudiziaria?

Il pregiudizio sul personaggio (della persona non gli importa granché) e il giudizio sulle maldestre comparsate tv, di cui peraltro hanno goduto in termini di audience e pubblicità, fatte di “radicalità posturale” e “diritto all’eleganza”. E può bastare il fastidio borghese per questo profeta un po’ contraddittorio, talvolta confuso, può bastare a promuovere questa gigantesca rimozione: la consegna, considerata tradita, ricevuta dai salotti progressisti di comportarsi bene, da santo laico, con la promessa di essere portato in processione a favore di telecamera?

Stivali “sporchi” e “puliti”

A un personaggio del genere si richiede una coerenza che nessuno chiede a se stesso. I suoi stivali devono essere al medesimo tempo “sporchi” e “puliti”, sporchi per le campagne pubbliche, puliti perché non devono macchiare i salotti che contano. Pena il fuggi fuggi.
C’è anche dell’altro. C’è il razzismo strisciante, c’è il rancore che colpisce uno che sembra avercela fatta, c’è la peggiore ferocia, quella che la plebe aizzata agisce verso i propri figli migliori.

La verità è che ci sono troppe coscienze sudicie in giro e tutte concorrono ad un obiettivo: l’oblio di Abou. Per questo abbiamo l’obbligo di batterci, per Abou e per impedire ai farisei di farla franca ancora una volta.

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Nel breve video che segue, Aboubakar Soumahoro premiato da Articolo21 in occasione della sua festa annuale nel 2018


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di Massimo Marnetto

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L’Italia armata in Slovacchia, sempre più a est verso Ucraina e Russia

da Remocontro

L’Aeronautica italiana prima in Polonia con i cacciabombardieri ai confini con l’enclave russa di Kaliningrad e poi, con i velivoli-spia, a Costanza, Romania, la sintesi di ‘Pagine Esteri’. Oltre 1.550 militari di pronto intervento dell’Esercito con centinaia di blindati, obici e carri armati in Lettonia, Ungheria e Bulgaria e, adesso, anche una batteria di missili terra-aria SAMP/T e 150 artiglieri nella piccola repubblica centro-orientale della Slovacchia.

L’ormai famoso SAMP/T in trasferta oscillante

A fine febbraio il Ministero della Difesa, ha ordinato lo schieramento del sistema missilistico terra-aria SAMP/T di produzione italo-francese nella base aerea di Malacky, sede del 46° Stormo dell’Aeronautica slovacca, nei dettagli di Antonio Mazzeo. Salvo contrordine, perché la prima richiesta di quel prezioso e costoso apparato veniva dall’Ucraina. Il trasferimento della batteria missilistica e del contingente dell’Esercito per farlo funzionare si è concluso a fine marzo e dal 1° aprile missili e militari sono operativi in Slovacchia, operazione NATO «Enhanced Vigilance Activity». Sempre e solo a ’vigilare’ come è sempre Difesa e mai qualcosa d’attacco.

Sistemi antimissile interscambiabili

L’invio in Slovacchia del sistema di guerra terra-aria era stato preannunciato a metà gennaio dal ministro Guido Crosetto. Un accordo con il Segretario alla Difesa USA Lloyd J. Austin, una batteria antiaerea e antimissile SAMP/T avrebbe rimpiazzato in Slovacchia i missili Patriot di US Army che «verranno trasferiti in Germania per essere sottoposti a manutenzione».Provando a tradurre dal politichese omertoso, nessun soldato italiano in zona di guerra, ma l’aiuto di Roma e Kiav triangolato via Slovacchia con lo scambio tra SAMP/T e Patriot Usa che di ‘armieri’ in trasferta in Ucraina ne hanno a bizzeffe.

Il SAMP/T export

L’Esercito italiano ha in dotazione cinque sistemi SAMP/T, operativi dal 2013. Sono stati impiegati fra il 2015 ed il 2016 a Roma per la sorveglianza dei cieli della Capitale in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia. Una seconda batteria in Turchia, operazione NATO sul confine sud-est dell’Alleanza Atlantica. Una batteria di missili terra-aria è attualmente schierata in Kuwait nell’Operazione Inherent Resolve a guida statunitense, contro le milizie dell’ISIS in territorio iracheno e siriano.

Indiscrezioni raccolte da ‘Analisi Difesa’ la scorsa settimana, un’altra batteria di SAMP/T, «composta da componenti francesi ed italiane, è stata fornita pure all’Ucraina e sarebbe già operativa». Con quali militari ad armarla? Quel breve addestramento di militari ucraini a Sabaudia?

Italia-Slovacchia in mimetica

Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, le relazioni militari-industriali tra Italia e Slovacchia si sono fatte più strette. Aiuti e buoni affari. Difesa e Industria, «confermano la piena disponibilità a supportare le esigenze di rinnovamento delle Forze Armate Slovacche, con soluzioni tecnologicamente avanzate e collaborazione con le aziende slovacche per portare lavoro e tecnologia innovativa al paese». E il Gruppo Leonardo gongola, mentre le parti politiche dei governi si scambiano visite. L’ultimo vertice politico e militare italo-slovacco a Roma il primo febbraio. Sempre con l’apparato militar-industriale Leonardo in prima linea.

Tagsdifesa Nato Slovacchia


  • Reader’s – 30 maggio 2023
    Con zelo degno di miglior causa, la grande stampa si affretta ad attribuire a una segretaria fresca di nomina l’insuccesso alle recenti amministrative. Trascurando il particolare che altro è guidare un partito al governo e altro all’opposizione. / Effetto Elly per la sconfitta alle amministrative? No, il PD paga ancora l’effetto Renzi. Ovvero un partito indefinito non fuori (alleanze), ma dentro (obiettivi). Come se ne esce? (Marnetto) / Sono disposti gli americani a sacrificare per l’impero? Questo uno degli interrogativi chiave del nostro tempo. La domanda su Limes e le risposte ragionate di Federico Petroni in una non facile sintesi senza nostri tradimenti, speriamo. / L’importanza e la verità dei miti (Lamagna)
  • Reader’s – 29 maggio 2023. Rassegna web di nandocan magazine
    Domenica da morituri, su Rai3. Fazio saluta a esequie avvenute; Annunziata dopo le dimissioni è spacciata; e neanche Augias e Zanchini stanno tanto bene. /F16 all’Ucraina, non ‘l’arma miracolosa’: riciclo dell’usato a ripristino Usa e spese europee (Remocontro) /Lettera aperta a Fausto Bertinotti (Lamagna)
  • Reader’s – 29 maggio 2023. Rassegna web di nandocan magazine
    Sono gli stessi ragazzi raccontati come sfaticati, quelli che mentre i governanti tagliano boschi e cementificano le aree alluvionali, asfaltando anche sentieri più sentieri, si pongono il dubbio del futuro, del loro futuro. Sono quelli che mentre il ceto politico del Paese affastella condoni e altre forme di costruzioni assurde, ponti inutili e opere faraoniche, getta vernice lavabile per dire al mondo: ci siamo anche noi. E mentre sale l’onda mediatica del disprezzo per azioni simboliche per il bene comune di tutti, crescono i silenzi sulle cause dello sfacelo italiano, ribadisco: sfacelo culturale, amichettistico, ambientale, affaristico. / MELONI: “Libereró la cultura dal potere intollerante della sinistra”(Squizzato) / Statue di fango (Marnetto) /Le uniche regole a cui dovrebbe obbedire la nostra coscienza.(Lamagna)
  • Reader’s – 27 maggio 2023
    Personaggi in vetrina.I colleghi che mi hanno conosciuto in RAI in tempi remoti, a cominciare da quelli del Tg2 come Sergio Criscuoli, sanno quanto il tema da lui indicato nel titolo che segue mi sia familiare. Aggiungo allora una mia breve considerazione ai commenti pubblicati in questi giorni sull’uscita dall’azienda di “personaggi televisivi ad alto indice di gradimento”. Una lunga esperienza mi dice che la popolarità di questi ultimi si raggiunge molto difficilmente, per non dire mai, senza meriti professionali ma neppure in assenza di una carriera, breve o lunga che sia, affidata al compromesso con metodi e sistemi oggii variamente esecrati…/RAI: uomini, donne, stagioni e “costituzione materiale” (Criscuoli) / La madonnella degli evasori (Marnetto) /La mafia all’ombra della guerra. Timori Usa sull’intraprendenza dei servizi segreti ucraini (Remocontro) / Noi e la vecchiaia (Lamagna)
  • Reader’s – 26 maggio 2023
    ANCHE LA DESTRA OCCUPA LA RAI. Lo sapevamo. L’occupazione della RAI da parte del governo di destra, con la nomina dei nuovi vertici delle testate giornalistiche (gli altri seguiranno a scala), era soltanto questione di tempo. Questo infatti prevede la riforma Renzi, che affida tutti i poteri a un A.D. indicato da Palazzo Chigi, aggravando ulteriormente quella lottizzazione politica da parte dei partiti di maggioranza che è storia di sempre.Per l’Usigrai le nomine di ieri sono “inaccettabili e senza prospettiva” / INTANTO (Marnetto) / Venti anni di armi italiane in Medio Oriente e Nord Africa (Remocontro)
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