
Non era pandemia quella di allora che giocavamo nelle strade vuote chinati sull’asfalto per un’ora a disegnare fantasie remote di gare in bicicletta coi “tappini”, badando a non finire tra le ruote di qualche rara macchina al passaggio ben disposta a scansare dei bambini che fanno a chi dimostra più coraggio. Le mascherine solo a Carnevale. La copertina nera di un quaderno con due fori per gli occhi, fatti male, faceva più paura dell’inferno. Non era pandemia quella di quando divertirsi costava poco o niente e in città si girava pedalando anche senza ministri per l’ambiente. 19 ottobre 2020
