All’attenzione di Elly Schlein, che ritengo il candidato alla segreteria più adatto a favorire quest’ultima possibilità per il PD di darsi un’identità di sinistra, vorrei rivolgere oggi l’invito a dare un’occhiata ed eventualmente sottoscrivere un appello internazionale che ripropone con forza la via negoziale ad un conflitto che “rafforza la politica dei blocchi contrapposti e fomenta la corsa gli armamenti e la militarizzazione, generando l’aumento delle spese militari degli stati ed enormi profitti per l’industria bellica”.
I grandi quotidiani ieri oggi e domani Alessandro Gilioli su Facebook E’ interessante vedere come i quotidiani, in Italia, reagiscono alla crisi mondiale dei quotidiani. Il Corriere, ad esempio, prosegue la sua trasformazione veloce verso la formula del settimanale super popolare: tanti personaggi (quasi sempre televisivi), gossip, intrattenimento, casi umani, storie di vita, […]
Cospito peserà sulle coscienze. Altro che citare a pappagallo l’indifferenza è reato. Occorre riprendere a tessere una politica realmente alternativa a quella della destra che fa esattamente la sua politica. Oggi se la prendono con i ragazzini in piazza, puniscono con durezza i lanciatori di vernice lavabile che si battono per salvare la terra, domani continueranno. È il loro modo di essere, non lo scopriamo adesso.
Ma se ha senso la democrazia, occorre ripensare alla banalità del male, soprattutto quando veste la disumanità delle istituzioni.
Attuale piú che mai, l’ironia del titolo di un film tra i più noti di Alberto Sordi non era che l’amaro sorriso su una brutale verità. Troppi sottovalutano il ruolo dei produttori e commercianti di armi nel fomentare ogni genere di conflitto su cui fondano le proprie fortune. Ignorano o fingono di ignorare che si tratta di un interesse analogo a quello dei produttori di qualunque bene superfluo nel creare o favorire le condizioni che ne sollecitano l’acquisto. Con margini di guadagno che non hanno paragoni con altri beni di consumo. E poiché non c’è difesa senza offesa e l’una e l’altra mutano facilmente a seconda del punto di vista, la destinazione delle armi è dal punto di vista del fabbricante (o del commerciante) del tutto indifferente.
Il caso Donzelli. Ma un’informazione ”sensibile” è segreta o no? In Italia tutto è vago, affinché la responsabilità non si consolidi mai. Così quando il Ministro Nordio spiega in aula la natura delle rivelazioni di Donzelli qualificandole ”sensibili”, in realtà fa melina. Dice e non dice, ribadisce ma rimanda, non si nasconde ma svicola. / L’incoerenza del governo Meloni /Altra perquisizione FBI in una casa di Biden (come con Trump). America politica tra caos e guerra /Quando ancora si chiamava Albo.
A chi rispondono i consiglieri di amministrazione della RAI per il loro mandato? Domanda retorica rivolta ieri dal segretario dell’Usigrai Daniele Macheda. Perché a chi rispondono lo sanno ormai quasi tutti, figuriamoci quelli come me, che all’Usigrai ho dedicato un bel po’ di anni. Li chiamiamo “editori di riferimento”, da quando Bruno Vespa […]
Insomma, solo determinate organizzazioni depositarie del marchio “massoneria” possono fregiarsi di essere massoniche. In Italia non vi è una legge al riguardo e ciò avrebbe favorito la proliferazione di moltissime organizzazioni sedicenti massoniche il cui scopo è l’affarismo e non certo “l’arcana sapienza”.
è chiaro che a “resistere” sono, di fatto, Nato, USA, UE mentre gli ucraini mettono “solo” decine di migliaia di morti, militari e civili, cinicamente sacrificati alla duplice e speculare follia di risolvere una controversia fra Stati attraverso una violenza che né riesce a respingere l’invasione russa, né consente ai russi di costringere l’Ucraina alla resa
Sul Corriere della Sera il dubbio ben rappresentato dalla illustrazione di Doriano Solinas. «C’è il pericolo che il gigantesco sforzo finanziario determini profitti per i produttori di armi più che apprezzabili risultati politici e la pace in Ucraina». Massino Nava sull’Europa e l’Occidente nella corsa al riarmo, dopo che Piero Orteca ci ha detto dell’economia russa che va molto meno peggio di quanto vorrebbero i suoi molti nemici. Mentre la nostra di casa paga di più sia le sanzioni che il gas non più russo. Conti economici da brivido, e molti dubbi.
Oggi ho curiosato sulla stampa mainstream (ogni tanto è utile fare una passeggiata dietro le linee nemiche) e mi sono imbattuto in un titolo interessante su “La Stampa” di Torino:
TITOLO
“La Russia ha più uomini, mezzi, risorse; o la Nato entra in campo o Kiev perderà.”
SOTTOTITOLO
“Usa ed Europa sono davanti a scelte difficili: l’ipotesi di inviare truppe occidentali non può essere scartata.”
Come il salariato aspetta il fine settimana per recuperare le forze, così l’intero Paese aspetta Sanremo per allontanare le brutte notizie per una settimana. E concentrarsi sui nuovi emergenti (questo farà strada, ma con quei tatuaggi però…), vecchie glorie che tornano (”sì, ma non lo vedi che è tutta rifatta?..”) e un Amadeus scacciapensieri (”sì però senza Fiorello…”)./Intercettazioni, Lorusso: «Basta bavagli ai giornalisti»/Dal disegno di legge Alfano alla riforma della giustizia Cartabia in discussione ora al Parlamento, il tentativo di impedire la pubblicazione anche parziale e controllata, come già deciso con precedenti disposizioni legislative, delle intercettazioni di pubblico interesse, viene riproposto dalla destra (ma non solo) a più riprese, come potete vedere e ascoltare nello spettacolo-manifestazione che segue, da me ripreso in video e diffuso su youtube nel giugno del 2009 (nandocan).
Diitti o privilegi? Un dibattito molto interessante quello sulla frattura tra le generazioni sul diritto alla pensione suscitato dall’ intervento che segue di Alessandro Gilioli su Facebook / RegEni / La guerra americana alla Russia via Ucraina che disfa l’Europa / Amore genitoriale, amore erotico e amore fraterno universale.
Vero o verosimile vale lo stesso. E il mondo delle fake news contro il quale tutti lottano non è così lontano dal quotidiano incedere dell’informazione assillata dalla crisi e dal livello zero delle verifiche e da quello altrettanto basso delle conoscenze specifiche. E corrosa dall’assenza di notizie scortesi e scomode.
‘Lei è favorevole all’arresto di Messina Denaro?”. La domanda è rivolta all’anziano seduto nella piazza del paese del mafioso. Ecco, quando ascolto queste interviste, solidarizzo col vecchio impaurito e imbarazzato, perché è solo. Mentre mi dà ai nervi il cronista che si accanisce non capendo a quale pericolo esponga l’intervistato. Per fortuna i giovani manifestano contro la mafia e associazioni come Libera creano lavoro nelle aziende sequestrate. La resistenza c’è e ha capito: la criminalità organizzata si batte solo con l’onestà organizzata.
Fare la riforma della giustizia varia se ci si sente più dalla parte delle vittime del reato o da quella degli imputati. Nel primo caso, il legislatore cerca di agevolare il processo affinché il cittadino colpito abbia il ristoro di una sentenza. Se invece i riformatori si immaginano più dalla parte degli imputati – perché magari molti loro amici sono incappati in vicende giudiziarie – tendono a impedire la sentenza.
In Italia i super ricchi negli ultimi tre anni sono diventati ancora più ricchi mentre i poveri sono un milione in più. Altro che tassa piatta, serve una fiscalità più progressiva. Come Sbilanciamoci! con l’iniziativa Tax the Rich! proponiamo 5 semplici misure per redistribuire la ricchezza, ridurre le diseguaglianze, costruire uno Stato sociale a beneficio […]
Ogni volta che ci torno provo una stretta al cuore per i danni arrecati da una turistizzazione senza regole che ha deturpato il suo capitale artistico, naturale e culturale per adattarlo alle necessità di un turismo che sfrutta il territorio e le risorse invece di valorizzarle. È di oggi la notizia di una raccolta firme “per lanciare il “Referendum Salviamo Firenze”, che include due quesiti referendari comunali dedicati a norme urbanistiche per impedire che “i ricchi del mondo si comprino Firenze”. Con un aumento sempre più forte del prezzo delle case e degli affitti, a fronte di beni e servizi sempre più a misura del turismo.
L’arresto del boss mafioso significa la liberazione di una terra da un giogo soffocante. Crescere nella terra di Messina Denaro Cinzia Sciuto su Micromega.net Non più tardi di tre anni fa andai a vedere a Castelvetrano uno spettacolo teatrale che si intitolava “Ciao Matteo, dove sei?”. Il “Matteo” del titolo era Matteo Messina […]
Il boss mafioso Matteo Messina Denaro è stato arrestato dai carabinieri del Ros, dopo 30 anni di latitanza. «L’inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia di Castelvetrano è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido. È quanto apprende l’Ansa da fonti qualificate. / Marnetto: vorrei che la sinistra evidenziasse il nesso tra evasione e declino. Che la destra incitasse al patriottismo fiscale per far funzionare la Nazione. / Antonio Gramsci: Pazienza e perseveranza / Strana storia del sistema missilistico italiano chiesto in Ucraina che finisce in Slovacchia.
Uno scrittore incredibile e gentile, una maestra sorridente a recitare proprio la parte della maestra in uno spettacolo teatrale improvvisato al momento, con i bambini a fare da pubblico e nello stesso momento in scena come protagonisti della pièce. Un esempio poetico e bellissimo di scrittura scenica. Lui, il barbuto e fintamente burbero scrittore, è Roberto Piumini, con la sua voce e la sua classe disegna parole inventando personaggi della fiaba che si dipana davanti a noi che assistiamo al miracolo della bellezza.
Il talk è in crisi. E’ piatto, perché tutte le dichiarazioni sono prevedibili. Il politico del Governo dice che ha ereditato una situazione difficile. Quello di opposizione elenca le contraddizioni. Il professore dice che il problema è a monte. Il sondaggista segnala astensione anomala. L’opinionista avverte che il tema è più complesso. Per rompere questa monotonia si chiama il montanaro, l’astrologo, l’attore, la filosofa, ma la solfa non cambia. /Macelleria DonbassL’Atlantismo felpato del Presidente Mattarella /Viva Roma e gli artisti di strada! (video)
Cosa c’era dietro le dimissioni di Benedetto XVI di Daniele Menozzi* Dopo la morte di Benedetto XVI si è sviluppata una discussione o, piuttosto, un “chiacchiericcio” come lo ha definito papa Francesco. Qui pubblichiamo una profonda riflessione di Daniele Menozzi sulle motivazioni che hanno portato l’ex papa alla rinuncia al suo ministero. La […]
Sai le risate al Viminale, mentre quelli dopo aver attraversato il deserto, essere stati rinchiusi nei lager ed essere stati ustionati dalla benzina fuoriuscita sul gommone, ora si beccano anche questa rottura di coglioni di fascista.
DOVE VA IL PD? Intervistato dal Manifesto, l’ex segretario Nicola Zingaretti pur dichiarando il suo apprezzamento per l’insistenza che Elly Schlein pone sulla giustizia sociale e ambientale come obbiettivi del nuovo corso del PD, attende di leggere i programmi prima di pronunciarsi sulle candidature. Anche per lui quindi – come ha risposto ad Andrea Carugati – il PD dovrebbe “essere il partito della giustizia sociale e della difesa del pianeta, e far discendere i nostri comportamenti da questi presupposti. Questa doveva essere la vera novità del percorso di ricostruzione, in grado di ritrovare empatia con il nostro popolo. Invece siamo all’ennesimo rito della conta. In 15 anni il PD a cambiato una cosa sola: i segretari. Temo che ancora una volta, invece di affrontare i nostri limiti, si torni a coltivare l’illusione di poter prendere tempo”.
Dall’amico Livio Zanotti, che dal Sudamerica nel quale vive anche attualmente dopo essere stato per molti anni corrispondente per il telegiornale RAI, dopo la buona notizia del fallimento di un tentato golpe in uno dei più grandi Stati del mondo ecco oggi una documentata analisi del ruolo svolto dall’informazione in questa “congiuntura esiziale non solo per il Brasile”. Al contrario della scarsa sensibilità dimostrata dal nostro servizio pubblico, giustamente denunciata invece dal sindacato dei giornalisti RAI nell’articolo che segue. E a contrasto con gli Attestati di Gentilezza consegnati alle persone che nel loro lavoro sono cordiali, segnalati dai loro clienti, di cui scrive Marnetto, da Remocontro apprendiamo di “sostegni e problemi, anche italiani” con i nuovi aiuti militari all’Ucraina. Ma, come spiega Piero Orteca sul sito, sempre bene informato, di Ennio Remondino, ” il vero chiodo nella testa degli americani non è Putin, ma Xi Jinping. E il comandante dei Marines in Giappone, in una intervista, spiega la futura guerra con la Cina” (nandocan)
Scene di un caos oltre il limite della ragione visibile: migliaia e migliaia, 15, 20mila seguaci dell’ex presidente Jair Bolsonaro hanno invaso ieri pomeriggio la piazza dei Tre Poteri a Brasilia, centro istituzionale del maggior paese latinoamericano, e centinaia di loro hanno preso d’assalto Parlamento, Presidenza della Repubblica e Tribunale Supremo. Sono penetrati nell’emiciclo del Legislativo e nell’aula magna del Tribunale danneggiandoli vistosamente, vetrate e mobilia, scanni e pareti; mentre altri gruppi irrompevano contemporaneamente fin sul tetto della Presidenza, razziandone numerosi uffici al passaggio.
La secessione dei ricchi.Tra le prime dieci regioni in Europa per livello di valore aggiunto industriale figurano ben tre regioni italiane. Sono, in ordine di graduatoria, la Lombardia, il Veneto, l’Emilia-Romagna. Non a caso le prime ad avere richiesto l’autonomia differenziata che il governo Meloni intende concedere in tempi rapidi, in base alla bozza di legge preparata dall’attivissimo ministro Calderoli. / PRIMARIE ON LINE – La Schlein propone di allargare le primarie PD con il voto on line. Apriti cielo, il misoneismo esplode: chi ne fa una questione di principio; chi di somiglianza ai grillini, come se fosse un male imitare idee intelligenti; chi di pericolo di brogli. Il fatto è che le consultazioni on line sono una cessione di sovranità dei capi. E chi sta nello stanzone non ha voglia di indebolirsi. /
La Politica senza morale diventa arbitrio di una parte sull’altra. La governabilità senza morale non può mai essere Politica ma soltanto tirannia. Eppure questi sono stati, negli ultimi trent’anni, gli orientamenti politici della deregolamentazione. Orientamenti indirizzati verso una erosione dei diritti accompagnata dalla derisione dei doveri. Questo a partire dal mondo del lavoro!
Il bombardamento ucraino a Makiivka. 63 militari russi uccisi, come deve ammettere Mosca, forse riducendo il numero, o 400 come sostiene Kiev, forse esagerando? Per chi ha frequentato qualche guerra da vicino, la prima cosa che impara è che la morte non bada agli schieramenti, non distingue tra aggredito ed aggressore, tra buoni e cattivi. La morte è la risposta assoluta e irrimediabile a tutte le possibili stupidità umane, e chi la infligge per qualsiasi ragione merita il peggiore insulto che ciascuno di noi riesce ad immaginare. Più spregevole di lui, solo chi contabilizza quei corpi per usarli ancora una volta come arma, uccidendoli due volte.
A me interessa piuttosto tentare di cogliere il nucleo portante del suo pensiero, che mi pare essere consistito in una strenua, indefessa, ossessiva lotta contro quello che riteneva il maligno nemico avvelenatore della società contemporanea: il relativismo, dilagato a suo avviso dall’inizio del XIX secolo e pericolosamente disseminato dalla cultura filosofica moderna. Cos’è, in breve, il relativismo, che Ratzinger consideró come il diabolico nemico con cui non poteva venire a patti? E’ quel metodo di pensiero, e quell’orizzonte culturale, che invita a considerare come ineliminabili e insuperabili i limiti della conoscenza e dei linguaggi umani, che proprio per questo sono da considerare non assoluti ma “relativi”, e perció sempre parziali, fallibili, e dunque perfettibili.